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Hotel dei Vicari - Dintorni - Ponte Vecchio

Simbolo della città di Firenze da sempre, Ponte Vecchio attraversa il fiume Arno nel suo punto più stretto.

La prima volta il ponte fu costruito nel periodo romano; nel 1080 era in legno e venne quasi completamente distrutto dalle alluvioni; nel 1170 fu la volta di un ponte in pietra a cinque arcate che fu spazzato via da un'altra tremenda alluvione nel 1133. Dopo la costruzione dei "lungarni", il ponte venne ricostruito nel 1345 da Taddeo Gaddi. Questa volta è a tre arcate con 2 portici laterali nelle quali furono installate le caratteristiche botteghe, inizialmente di macellai e conciatori, che poi Ferdinando I, sulla fine del '500, riservò a orafi e gioiellieri, in quanto non sopportava l'odore sgradevole che fuoriusciva da tali botteghe.

I negozietti di Ponte Vecchio si affacciano tutti sul passaggio centrale e spesso sono provvisti di retrobottega, aggiunti nel XVII. Al centro del ponte le botteghe si interrompono con due terrazze panoramiche: una è sormontata dal corridoio vasariano, l'altra ospita il monumento di Benvenuto Cellini.

Nel 1565 l'architetto Giorgio Vasari costruì il corridoio vasariano per collegare Palazzo Vecchio, sede amministrativa di Firenze, a Palazzo Pitti, abitazione dei Medici. Ponte Vecchio, sempre affollatissimo, fu l'unico risparmiato dalle mine dei Tedeschi, che fecero invece saltare i quartieri alle testate per sbarrarne gli accessi.

Il corridoio vasariano fu l'unico modo per spostarsi da un punto all'altro della città nei giorni della liberazione. Tutti ricorderemo l'alluvione del 1966 che alzò talmente il livello dell'Arno da sfondare le botteghe e da arrecare gravissimi danni.