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Hotel dei Vicari - Dintorni - Duomo di Firenze

Il Duomo di Firenze sorge nel luogo dove un tempo c'era la piccola Cattedrale che la Firenze paleocristiana aveva dedicato a Santa Reparata e che rimase attiva per nove secoli: di questa costruzione sono ancora visibili i resti nell'area archeologica sotto il Duomo.

Nel 1293 la repubblica fiorentina decide che è tempo di realizzare una nuova cattedrale, più ampia e sfarzosa di quella già esistente e tutta la cittadinanza è tenuta a lasciare una somma per testamento per la "fabbrica del Duomo". L'imponente costruzione del nuovo Duomo incomincia l'8 settembre 1296 su progetto dell'architetto Arnolfo di Cambio. Arnolfo lavora dal 1296 al 1302, anno della sua morte e, sebbene lo stile del momento sia il gotico, egli realizza una basilica con tre ampie navate che confluiscono nell'altare maggiore. Ci vorrà quasi un secolo e mezzo per terminare il lavoro, anche perché il progetto originale viene poi ingrandito da Francesco Talenti.

Con la morte di Arnoldo di Cambio, i lavori subiscono un'interruzione fino al 1334, anno in cui Giotto stila il progetto del campanile che purtroppo rimane incompiuto per via della sua morte sopraggiunta solo tre anni più tardi. La volta della navata di mezzo viene completata nel 1378, le navate minori, due anni dopo e nel 1420 Filippo Brunelleschi comincia la costruzione della cupola del Duomo.

Nel 1434 si danno gli ultimi ritocchi alla cupola che ha base ottagonale e il 25 marzo del 1436, viene consacrata da Papa Eugenio IV la cattedrale di Santa Maria del Fiore. La Cattedrale è uno stupendo esempio di gotico italiano con un interno a tre navate di proporzioni grandiose.

Il Duomo è il risultato di un lavoro che attraversa secoli e stili diversi. Il progetto originale è del di Cambio della fine del duecento, la cupola è del Brunelleschi, la facciata, del tardo ottocento. Inoltre vi sono gli interventi minori, come le due sacrestie e il pavimento marmoreo del cinquecento, gli affreschi di Paolo Uccello, Andrea del Castagno e Giorgio Vasari. Le bellissime terrecotte situate sulle lunette delle porte delle sacrestie, sono da attribuirsi a Luca della Robbia.