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Hotel dei Vicari - Dintorni - Gastronomia Toscana

L'area toscana del Mugello vanta un'infinità di squisiti piatti gastronomici; ovunque tu vada puoi assaggiarne uno. In linea di massima, la tradizione culinaria del Mugello e di tutta la regione toscana, fonda le sue basi su gusti semplici, con ingredienti genuini della nostra terra, come olio, pane, le carni degli allevamenti e la selvaggina e verdure fresche naturalmente coltivate "in casa".

Essendo questo tipo di cucina strettamente legato alla freschezza degli ingredienti di cui si serve, scoprirete che buona parte dei piatti tipici della gastronomia mugellana sono stagionali ed è proprio per questo che le sagre e le feste, che hanno come tema pietanze tipiche, si svolgono quasi ogni mese durante tutto l'anno. Così nel periodo di Carnevale avrete modo di assaggiare i Cenci e il Migliaccio e poco tempo dopo il Pan di Ramerino; con l'arrivo della primavera cercate qualche sagra che prepari i famosi e buonissimi Tortelli di Patate; nel periodo estivo si preparano invece piatti a base di papero o di anatra, mentre l'autunno è il periodo delle Pappardelle di cinghiale e dei piatti a base di funghi; infine, durante le feste natalizie non perdetevi un buon bicchierino di Gemma d'Abete, il liquore prodotto dai frati del convento di Monte Senario.

Se siete ospiti all'Hotel Vicari, potrete approfittare delle numerose feste gastronomiche che si tengono durante tutto l'anno: ad esempio la Sagra del Tortello Mugellano, La Sagra del Cinghiale dei Funghi Porcini e la Sagra del Tartufo.

I tortelli mugellani sono una ricetta della tradizione Toscana.

Tortelli di patate

Ingredienti per 4 persone
Per il Ripieno:
500 gr. di patate
100 gr. di parmigiano reggiano
prezzemolo e aglio q.b.
noce moscata q.b.
olio extra vergine di oliva
Per la Sfoglia:
500 gr. di farina
4 uova
un pizzico di sale


Preparazione
Ripieno: Fate lessare le patate; quando sono pronte pelatele e schiacciatele, aggiungere aglio e prezzemolo finemente tritati, il parmigiano, la noce moscata e olio q.b. Amalgamatele insieme fino ad ottenere una pasta senza grumi.

Sfoglia: Fare una fontana con la farina unite le uova, un cucchiaio d'olio e il sale. Lavorare l'impasto fino a che non è omogeneo. Fare una sfoglia alta circa 2 mm, e tagliarla in rettangoli di cm. 6x10. Al centro di ogni rettangolo porre un po' di ripieno, piegate il lato lungo e premete con le dita in modo che non rimanga aria nel Tortello. Dategli un po' di forma con la rotella taglia pasta e chiudetele aiutandovi con una forchetta, attenzione a non rompere la sfoglia.

Cuocere i Tortelli in abbondante acqua bollente salata per circa 10 minuti. Condire con salvia soffritta nel burro fuso e con una spolverata di parmigiano grattugiato.

Naturalmente non possiamo dimenticare i pregiati vini e oli toscani.

Parliamo un po' del vino...
Vi sono innumerevoli vigneti e centinaia di cantine nella zona e in tutta la Toscana. Il clima qui è ottimale, il suolo e il sole sono l'ideale per i vini. "Rufina" è la più piccola delle specificazioni geografiche del Chianti ma nonostante ciò è uno dei più conosciuti Chianti datato anche prima del periodo granducale. La splendida zona del Chianti comprende anche Greve in Chianti e parte di San Casciano Val di Pesa, Tavernelle Val di Pesa e Barberino Val d'Elsa, si trova sulle ondulate colline della Toscana a sud di Firenze. Il termine "classico" si riferisce all'antica e originale area di produzione del Chianti. Molti sono gli itinerari enologici da queste parti, dove fattori e agricoltori sono sempre pronti a farvi assaggiare i loro superbi vini Chianti. Sempre nella zona, troviamo olio d'oliva extra vergine e aceto balsamico. Le origini del rinomato Brunello partono da Montalcino, un piccolo paese a sud di Siena. Il Brunello, uno tra i più famosi vini del mondo, è stato prodotto da Ferruccio Biondi-Santi nel 1863 e viene tutto'ora lodato e decantato dagli amatori del vino, dagli intenditori. Fino al 1960 il Brunello di Montalcino era praticamente sconosciuto fuori dalla sua area di produzione, ma ora è diventato così famoso da meritarsi la reputazione di vino italiano fra i più pregiati.

Parliamo un po' delle castagne.
Il castagno ha sfamato per secoli la gente di questa terra, dove i castagneti circondano il paesaggio e i marroni sono alla base della tradizione culturale e gastronomica. Le prime notizie della coltivazione del castagno risalgono all'Alto Medioevo; purtroppo con l'abbandono delle montagne numerosi castagneti vennero assorbiti dal bosco e il numero di essi scese sensibilmente. L'amore per questa pianta ha fatto nascere la strada del Marrone del Mugello di Marradi, che propone al turista un viaggio attorno al castagno. Ogni anno i marroni più belli vengono esposti nel paese di Marradi e i ristoranti della zona hanno nel loro menù piatti a base di marroni, mentre le pasticcerie preparano la torta di marroni, il "castagnaccio" (fatto con la farina di castagne) e marrons glaces e lasciano visitare i loro laboratori. Inoltre il legno del castagno è molto pregiato e i falegnami della zona lasciano che i turisti tocchino con mano le loro opere e visitino i loro laboratori. Tutto il territorio di Marradi è attraversato da maestosi castagneti: i proprietari di quest'ultimi permettono di fare escursioni su appuntamento.

Parliamo un po' dell'olio...
La Toscana possiede diverse varietà di olivo destinate alla produzione dell'olio d'oliva, fra cui il frantoio, il leccino, il moraiolo ed il divastro: ciascuno regala un sapore diverso alle sue olive e di conseguenza il rispettivo olio ha un sapore ed una fragranza diversi. Il processo chiamato Brucatura è la raccolta a mano delle olive direttamente dalla pianta; gli oli prodotti con questo sistema sono solitamente di ottima qualità. La stagione della Brucatura va da metà novembre a metà dicembre quando le olive non sono ancora completamente mature e sono ancora attaccate alla pianta. L'olio di oliva toscano si divide in due tipi: naturalmente piccante e dolce. La differenza tra i due è il risultato di diversi fattori come il tipo di oliva, l'altitudine e il tempo della raccolta. La qualità dell'olio dipende esclusivamente dal processo di produzione. Il migliore olio di oliva richiede la raccolta delle olive con la brucatura alla fine di ottobre, primi di novembre; le olive vanno poi portate allo stabilimento entro 24 ore, pressate a freddo e tenute in ottime condizioni sanitarie. L'olio di oliva in Toscana hanno un colore verde e un gusto fruttato con un pizzico di sapore aromatico. Molte sono le proprietà nutritive dell'olio ma non solo: esso esalta ogni tipo di piatto, dalla carne al pesce, dalle verdure alla pasta o semplicemente una fetta di pane.